La seconda presentazione del libro “MULTIVERSE – Il Creatore gioca a dadi” è avvenuta durante la due giorni di beneficienza, organizzata dall’Associazione di Volontariato “Autilia A. Volpe”, a Montella.
Maria Barbone, nota autrice di Montella, media la conversazione. Come relatori Lorenzo Calò, caposervizio del Mattino, e Gerardo Varallo, presidente del Forum dei Giovani di Montella.
La presentazione è stata trasmessa in diretta Facebook sulla pagina di Montella.eu. L’affluenza non ha fatto altro che crescere durante l’intero evento.
La presentazione comincia con l’introduzione di Barbone. Stando alle parole dell’autrice, che sin da subito fa un parallelismo con Dante, il Sommo Poeta avvia la Divina Commedia «con la discesa agli inferi la quale prende spunto dal sogno», in modo simile all’incubo che avvia “Il Creatore gioca a dadi”.
La parola passa a Calò, che descrive il romanzo e la sua stesura come «una sorta di piccolo miracolo», citando statistiche che vedono i giovani avere un rapporto quasi conflittuale con la lettura. Il discorso del caposervizio del Mattino continua sullo stile del libro, che equipara ad una start-up per il suo essere adatto a molteplici contesti e adattato sulle realtà scientifiche dimostrate e dimostrabili.
Dopo un breve intervento di Barbone, il discorso passa a Varallo. Il presidente del Forum dei Giovani di Montella cita con nostalgia il periodo in cui era compagno di scuola di Dello Buono. In secondo luogo, facendo una citazione alla figura dell’intelligente nella filosofia di Carlo Maria Cipolla, evidenzia come il romanzo non sia solo importante dal punto di vista culturale ma anche un contributo alla comunità.
Barbone riprende la parola, riallacciandosi al filone di Varallo ed evidenziando il coraggio di Dello Buono nell’intraprendere la scelta di fare lo scrittore. Forse alludendo all’articolo dell’Almanacco della Scienza, la scrittrice comincia a parlare di come il romanzo possa essere un metodo innovativo per trasmettere conoscenza.
Sotto la spinta di Barbone, che alla fine del suo intervento menziona l’odio come tratto dell’anima nel romanzo, Dello Buono chiarifica la teoria della personalità che esprime nel libro, conferma le idee di Varallo e Barbone citando l’articolo del CNR e legge alcuni passaggi del libro per poi ringraziare chi lo ha incoraggiato.
Dopo l’intervento di Dello Buono, prendono la parola anche Rino Damiano De Stefano, ex preside delle scuole di Montella e presidente dell’ “Autilia A. Volpe”, e Ezio Moscariello, presidente del Consiglio Comunale di Montella. Il presidente dell'”Autilia A. Volpe” ha augurato buona fortuna a Dello Buono raccontando un aneddoto, in cui l’autore ancora bambino già parlava di astronomia. Moscariello, invece, ha definito l’autore come «veramente un piccolo genio», dicendo di non essere meravigliato dell’uscita del libro conoscendo l’autore.
Il ricavato dell’evento è stato devoluto interamente in beneficienza all'”Autilia A. Volpe.”